Suicidi di Stato:realtà infamante

Sono mesi che i media, sotto l’egido controllo dei vari governanti di turno che susseguono a scambiarsi le poltrone, ci propinano la solita cantilena:siamo fuori dal tunnel della crisi, il peggio ce lo siamo lasciati alle spalle, finalmente cominciano ad apparire i primi segnali tangibili di ripresa.
Ma davvero credono in ciò che affermano? O, meglio ancora, davvero si aspettano che noi ci crediamo? Certo, chi si infervora in tali dichiarazioni ha il cuore e l’anima molto piú leggeri dei nostri:nessuno di loro è obbligato a fare i conti con la realtà,non c’é nessuna preoccupazione quando si avvicina l’ultima settimana del mese, la piú dura, la piú ardua da superare, quella in cui ci si arriva agli sgoccioli, annullando e ansimando nell’interminabile attesa della boccata d’ossigeno di un altro misero stipendio.
Tre giorni fa nella mia cittadina, poco piú di un pugno di piccole strade che si intersecano l’un l’altra, si sono verificati tre suicidi. Ben tre, in una sola notte, tutti a causa di problemi economici. Allora, mi chiedo, dov’è la tanto acclamata ripresa? E soprattutto perchè lo Stato non ammette la realtà di quello che avviene e non si fa carico di questa vergogna causata proprio dalle sue piú alte cariche? C’è chi pensa alle riforme costituzionali, chi all’impacchettamento di nuove leggi ad personam, chi ai tagli di bilancio (che tra l’altro peseranno sempre e solo su di noi!), ma nessuno si preoccupa del benessere del popolo, nessuno ha intenzione di occuparsi del primo e piú grande dovere di ogni politico che si rispetti. Continuiamo ad andare a fondo nella solitudine e nella piú totale noncuranza delle istituzioni.

Striscia di Gaza, Striscia di Sangue

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Rimango a dir poco esterrefatta dalla cruda e pura malvagità di cui solo il genere umano è capace… Resto basita nel sentire gli espedienti che pochi architettano ad arte per cercare di giustificare un massacro (quando mai si può giustificare un genocidio????) e per spingere il loro povero e numeroso gregge a seguirli ciecamente senza porsi troppe domande. Viviamo nel tempo delle grandi menzogne e seppure ce ne rendiamo conto non siamo ancora capaci di nuotare controcorrente per cambiare il corso della storia.
Non parlo di politiche e di equilibri internazionali:non sono qualificata abbastanza per affrontare un discorso del genere con delle valide argomentazioni. Quello di cui parlo io ha un nome che abbiamo ormai dimenticato:umanità. Uomini, donne e soprattutto bambini che in queste due ultime settimane non sentono altro che il frastuono di razzi, missili e carri armati, innocenti che disperatamente corrono al riparo per sfuggire ad una morte che incombe sulle loro teste sempre piú pesantemente, innocenti consci che ogni respiro potrebbe essere l’ultimo. Per quale motivo per vendicare tre giovani ebrei assassinati (crimine per altro riprovevole, ben inteso!) non si è ricorsi alla legge che gli stessi uomini hanno scritto? Perchè radere al suolo interi villaggi, scuole, ospedali cercando di convincere l’opinione pubblica che nascondono interi arsenali bellici? Corsi e ricorsi storici:la Prima Guerra Mondiale è scoppiata con l’intento di fermare  un assassino, Bush ha invaso l’Afghanistan affermando fosse la roccaforte del terrorismo islamico e l’Iraq convincendo il mondo che avesse un deposito di armi chimiche pronte ad essere usate… Meri pretesti per nascondere i reali intenti delle lobby che ci governano e per far sí che l’opinione pubblica considerasse i massacri perpetrati solo dei danni collaterali. E tutto il mondo ci è cascato! Salvo poi ascoltare qualche voce isolata dal mucchio che parla di inutile genocidio prontamente infangata e messa a tacere. Possibile che migliaia di anni di storia non ci abbiano insegnato proprio niente?
E mentre noi ce ne stiamo comodamente seduti in poltrona pensando che Gaza sia troppo lontana per diventare un nostro problema, si porta avanti l’ennesima strage di un mondo, un’umanità malati.

La generazione X

Durante la mia adoleacenza (e credo non solo la mia!),mi sono sempre sentita additare come appartenente ad una specifica “classe sociale”:la generazione X.
X,come l’incognita di un’equazione matematica,una lettera che indica il tutto e il contrario del tutto.Una lettera che in definitiva si traduce molto più facilmente con un punto interrogativo.Al pari dei più grandi matematici,sociologi,psicologi ed antropologi hanno presi a studiarci a mo’ di cavie da laboratorio,piazzando le nostre giovani vite sotto una lente di ingrandimento,convinti di poter svelare al mondo chissà quali segreti.
Ricordo con chiarezza vari reportage dei media che cercavano di analizzare un fenomeno da loro stessi creato.Venivamo considerati pigri,senza interesse alcuno per qualsivoglia argomento o aspetto della vita,senza progetti o sogni da realizzare.Secondo tutti questi “alti studiosi” eravamo ragazzini concentrati unicamente sul loro presente,un presente vuoto,fine al mero raggiungimento del piacere personale,fatto di videogiochi ed internet.
Quanto si sono sbagliati,tutti quanti!
Riesaminando quegli anni con gli occhi da trentenne non posso fare a meno di ridere:rido per la presunzione di cui gli uomini sono capaci,della macchinosità che usano per creare eventi e fenomeni inesistenti con il solo scopo di distogliere il pensiero delle masse dal vero problema.Rido (anche se qui ci sarebbe davvero da piangere!) della capacità che hanno sempre avuto i media di trascinare le opinioni ed aggregarle su un unico binario.
La generazione X non é mai esistita,e se ne possono rendere conto tutti quanti,vedendo cosa fa oggi  la grande maggioranza di quegli adolescenti.Non capisco come ancora possa continuare ad esistere questa definizione!
Noi siamo i figli sui quali i padri si sono nutriti e arricchiti,siamo figli privati del futuro,non per nostra scelta,ma per la colpa di chi ci ha preceduto,per colpa di coloro che hanno preferifo riempirsi le tasche scendendo a patti con il marcio invece di costruire il nuovo.Siamo i giovani che al loro ingresso nel mondo degli adulti hanno trovato solo un arido deserto:ogni oasi era stata depredata e distrutta da chi era venuto prima di noi.Eppure non ci siamo fermati,cone tutti quanti avevano predicato per anni:ci siamo rimboccati le maniche e pietra dopo pietra stiamo ricostruendo il nostro futuro,strappando giorno dopo giorno le certezze degli ingordi che ci avevano fagocitato.Siamo giovani che non ci fermiamo al presente,anzi:pianifichiamo il futuro dovendo affrontare mille difficoltà,tra finti contratti di lavoro,precariato,assenza totale delle istituzioni che dovrebbero invece incentivarci.
Siamo i giovani che si stanno riprendemdo il mondo che gli era stato brutalmente strappato dalle mani per impedire che i nostri figli si ritrovino con il niente in mano come é accaduto a noi!

Disamorata!

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Fondamentalmente per natura sono una persona diffidente,non concedo le chiavi del mio animo a chiunque.Molto probabilmente é per questo che in questi giorni,guardando le varie querelle tra questo o quell’altro esponente di partito,vedo trasudare falsità e ipocrisia a non finire:non credo più nella politica ormai da parecchio tempo…Non ho l’età e le conoscenze adatte per disquisire in materia con valide argomentazioni:valuto ció che sento e vedo in base al personale vissuto quotidiano.Forse non é del tutto un male a pensarci bene:con gli occhi della semplicità posso formulare ipotesi senza pregiudizio alcuno!
E,dunque,ció che sta accadendo in questo momento non mi piace per niente.Adulti starnazzanti che si scaglian l’un contro l’altro freccette al fiele,un popolo ingenuo e inconsapevole che inneggia per l’uno o per l’altro sognando il tanto agognato cambiamento.Ma,parliamoci chiaro:quanti di questi esponenti sono venuti veramente a vedere le condizioni in cui versiamo?Chi é mai andato a chiedere alla gente comune che cosa ne pensa dei vari DL passati sotto silenzio a tradimento?Quanti hanno vissuto una comune dura giornata di lavoro per poi ritrovarsi a pagare tasse e tributi rimanendo con sola polvere in mano fino al prossimo stipendio(quando c’é!)?Quanti si sono vergognati e hanno mostrato pudore chiedendo venia al popolo che governano per i recenti scandali e le ondate di arresti “importanti”?Ma,soprattutto,quanti di loro sono venuti a vedere come hanno sgretolato il futuro di noi giovani per rivelare un presente vuoto,senza sogni o aspettative?Nessuno!!!
Fatto sta che con la nuova campagna elettorale vengono rispolverate ancora una volta le tanto ritrite promesse di un’Italia migliore,più equa,orientata verso le persone;questa minestra é stata riscaldata e servita più e più volte,ed é a dir poco stupefacente il fatto che dopo oltre vent’anni queste frasi piene di niente ancora funzionino!
Più che l’avanzare del nuovo io vedo solo il dissotterarsi del vecchio,un vecchio che si porta dietro tutte le sue incertezze unendosi indissolubilmente a quelle attuali in una morsa devastante.